Quali permessi per piscina interrata servono? Avere una piscina in casa è un desiderio comune, ma prima di decidere quale scegliere è importante conoscere i permessi necessari per l'installazione di una piscina interrata.
Richiedere un permesso per una piscina interrata può essere necessario, ma non sempre è obbligatorio.
Ci sono diverse variabili da prendere in considerazione come il tipo di vasca scelta e la sua posizione. La tematica dei permessi per l'installazione di una piscina interrata può essere complessa ma è di fondamentale importanza.
Permessi per piscina interrata: quali permessi servono?
Per installare una piscina interrata, è necessario richiedere i permessi appropriati in base alla normativa in vigore.
La legge stabilisce le indicazioni per poter intraprendere i lavori per la costruzione di una piscina interrata e comprende vari vincoli, tra cui quelli paesaggistici e ambientali. Il primo passo da fare è informarsi presso gli uffici comunali per chiarire eventuali dubbi e approfondire l'argomento con degli esperti.
In generale, per costruire una piscina interrata, è necessario richiedere il permesso di costruire e, se la propria abitazione si trova in una zona protetta, è necessaria anche l'autorizzazione della Soprintendenza. In caso di vincoli idrogeologici, è necessario chiedere l'autorizzazione di un geologo abilitato. Gli scavi e le opere devono sempre rispettare il Codice Ambientale.
Per i permessi per piscina interrata è necessario informarsi presso gli uffici comunali per conoscere le regole specifiche della zona e chiarire eventuali dubbi con degli esperti.
In generale, i maggiori vincoli riguardano l'ambito paesaggistico e ambientale. Tuttavia, indipendentemente dalle direttive comunali, è sempre necessario richiedere il Permesso di Costruire, come stabilito dal Decreto del Presidente della Repubblica 380/2001.
La costruzione di una piscina interrata implica la trasformazione permanente del suolo pubblico, pertanto il tecnico incaricato della progettazione deve presentare la domanda al Comune. In caso contrario, i lavori verranno interrotti e le conseguenze riguarderanno sia il proprietario che il costruttore.
Se la propria abitazione si trova in una zona protetta, soggetta a vincoli paesaggistici o storico-architettonici, è necessario ottenere l'Autorizzazione alla Soprintendenza prima di iniziare i lavori.
In caso di presenza di vincoli idrogeologici, è necessario richiedere l'autorizzazione di un geologo abilitato per procedere con i lavori. Tuttavia, questa situazione è rara. In ogni caso, gli scavi e le opere devono sempre rispettare il Codice Ambientale.
Per iniziare i lavori, è necessario presentare la DIA (Denuncia di Inizio Attività). Dopo la presentazione del documento, ci sono 30 giorni di attesa prima di avere l'effettivo permesso di costruire. Tuttavia, ci sono due limiti da rispettare:
- rispetto al volume totale dell’edificio, gli interventi devono avere un volume minore o uguale al 20%;
- non si deve trattare di lavori di nuova costruzione.
Da tali vincoli emerge che, se la piscina interrata che si desidera costruire ha una dimensione maggiore del 20% del suolo sul quale verrà posizionata, allora è indispensabile il Permesso di Costruire.
Costruire una piscina interrata senza permessi
Non tutte le piscine richiedono permessi e autorizzazioni. Le piscine fuori terra, ad esempio, non necessitano di grandi lavori di installazione e non comportano scavi, quindi non richiedono permessi. In questi casi è sufficiente ottenere un Certificato di Mobilità, che attesta la possibilità di montare la vasca in qualsiasi luogo.
In generale, per le piscine interrate è necessario ottenere permessi come il Permesso di Costruzione, la DIA e l'Autorizzazione edilizia. Costruire ignorando questi permessi può comportare procedimenti penali e amministrativi gravi.
Scia – Permessi per piscina interrata
Per costruire una piscina interrata, è necessario ottenere la SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività), un'autorizzazione regolata dalla legge del 7 agosto 1990.
- La SCIA è necessaria quando la dimensione della piscina è inferiore al 20% dell'immobile principale. Spesso sostituisce la Denuncia di Inizio Lavori.
- La SCIA va richiesta presso lo Sportello Unico dell'Edilizia del Comune di appartenenza, utilizzando i moduli predisposti per la presentazione.
- La Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA) deve essere presentata accompagnata da progetti ed osservazioni di professionisti iscritti all'albo, insieme a un elenco dei requisiti tecnici e normativi e dei particolari costruttivi.
- Dopo la presentazione della SCIA, i lavori di installazione possono iniziare subito, senza dover attendere i 30 giorni richiesti per la DIA.
Tuttavia, è importante tenere presente che entro 60 giorni dalla presentazione della SCIA, il Comune può intervenire per comunicare eventuali modifiche o, in casi estremi, richiedere la cessazione immediata delle opere, solo se lo Sportello rileva difformità rispetto alla normativa.